Reperti

I reperti rinvenuti a Castelvecchio nel corso delle ricerche di superficie e citati nella pagina del Gruppo Storico Castelvecchio, per la maggior parte sono frammenti di ceramica e oggetti metallici di piccole dimensioni. E' stata possibile la ricostruzione di un limitato numero di tali frammenti, ora disponibili, come accennato, per un eventuale museo di Castelvecchio, insieme agli oggetti metallici di cui sopra.

Nel Trecento e nel Quattrocento la produzione di ceramica avveniva in località non lontane da Castelvecchio, come Sodole, Gamboccio e Sovestro. Frequente era l'uso dell'ingobbio, un'argilla bianca molto diluita, con la quale veniva coperto il manufatto ancora crudo, in modo da preparare una base chiara per le future decorazioni. Lo stesso manufatto poteva essere graffiato con una finissima punta metallica che lasciava delle tracce scure sulla superficie chiara. Questa ceramica, detta graffita, richiedeva un lungo tempo di esecuzione, una grande maestria e veniva utilizzata per la realizzazione di oggetti di lusso, quasi sempre dalle forme aperte, come piatti, ciotole e scodelle.

Era definita maiolica una varietà di terracotta con il rivestimento, o ingobbio, chiaro e vetroso del tutto simile alla porcellana, ottenuto usando l'ossido di stagno, volgarmente noto come smalto. Dal possibile e difficile assemblamento dei frammenti, derivano alcuni tipi di vasellame indicati qui di seguito, a titolo di esempio:


Reperto n°1

Reperto n°2

Piccola scodella con piede a disco, poco profonda e con tesa non molto inclinata.
Trattasi di maiolica a porcellana, dal fondo bianco con decorazione costituita da righe blu circolari;
Boccale ovoidale con piede a disco e corpo ben pronunciato rispetto al piede. Ingobbio chiaro e forma chiusa

Reperto n°3

 

Scodella con piede a ventosa, vasca emisferica e tesa inclinata. Decorazioni interne e ingobbio.    
   

 

      Tra gli oggetti metallici si distinguono:

Reperto n°4

Reperto n°5

Punta di piccola lancia o spiedo in ferro martellato, con base concava adatta all'inserimento di un'asta in legno per rendere possibile il lancio. Boccale ovoidale con piede a disco e corpo ben pronunciato rispetto al piede. Ingobbio chiaro e forma chiusa

Reperto n°6

 

Punta di metallo, per freccia o balestra, con la forma del micidiale quadrello, il cui uso venne proibito dall'autorità ecclesiastica perché causa di ferite inguaribili.    
   


Il numero dei reperti non è stabile, ma aumenta periodicamente, se pure in misura ridotta rispetto ai primi anni della ricerca.