Associazione culturale
"Gruppo Storico Castelvecchio"
dal 21 aprile 1979
I reperti rinvenuti a Castelvecchio nel corso delle ricerche di superficie e citati nella pagina del Gruppo Storico Castelvecchio, per la maggior parte sono frammenti di ceramica e oggetti metallici di piccole dimensioni. E' stata possibile la ricostruzione di un limitato numero di tali frammenti, ora disponibili, come accennato, per un eventuale museo di Castelvecchio, insieme agli oggetti metallici di cui sopra.
Nel Trecento e nel Quattrocento la produzione di ceramica avveniva in località non lontane da Castelvecchio, come Sodole, Gamboccio e Sovestro. Frequente era l'uso dell'ingobbio, un'argilla bianca molto diluita, con la quale veniva coperto il manufatto ancora crudo, in modo da preparare una base chiara per le future decorazioni. Lo stesso manufatto poteva essere graffiato con una finissima punta metallica che lasciava delle tracce scure sulla superficie chiara. Questa ceramica, detta graffita, richiedeva un lungo tempo di esecuzione, una grande maestria e veniva utilizzata per la realizzazione di oggetti di lusso, quasi sempre dalle forme aperte, come piatti, ciotole e scodelle.
Era definita maiolica una varietà di terracotta con il rivestimento, o ingobbio, chiaro e vetroso del tutto simile alla porcellana, ottenuto usando l'ossido di stagno, volgarmente noto come smalto. Dal possibile e difficile assemblamento dei frammenti, derivano alcuni tipi di vasellame indicati qui di seguito, a titolo di esempio:
Il numero dei reperti non è stabile, ma aumenta periodicamente, se pure in misura ridotta rispetto ai primi anni della ricerca.